Gioco online ultimo baluardo, ma sarà una migrazione definitiva?

Il gioco online è stato il grande protagonista di questo bimestre di quarantena. A seguito dell’inasprirsi delle misure di contenimento della pandemia da Coronavirus, infatti, in tutto il mondo si è predisposta la chiusura di potenziali luoghi di assembramento. Non hanno fatto eccezione anche i luoghi simbolo del gioco fisico: sale scommesse, sale slot, sale da bingo, casinò. Questo da un lato ha provocato un blocco, dall’altro l’ascesa del settore online, mai così bene come oggi.

Quel che si è creata è una sorta di migrazione che ha reso il gioco online l’ultimo baluardo dell’intrattenimento, un settore su cui molti hanno dovuto, giocoforza, fare affidamento. Una “migrazione” che si spiega ancora meglio nei numeri della filiera online.

Gioco online, impennata tra marzo ed aprile

Tra marzo ed aprile il gioco online ha visto aumentare la sua quota mercato fino al 15%, candidandosi a protagonista del primo semestre dell’anno e per buona parte del secondo. Ovviamente le misure di contenimento non hanno scalfito il settore del gioco online legale, giocabile comodamente da casa e con tutti i parametri di sicurezza necessari. È cosa nota, infatti, che gli operatori che presentano la loro offerta in Italia devono rispettare una serie di parametri e soprattutto assicurare la tutela e la piena sicurezza dei giocatori.

In termini concreti, questo bimestre “d’oro” si è tradotto in una impennata per tre rami della filiera online: poker, casinò ed eSports. Nel primo caso, solo a marzo 2020, si è registrata una spesa in crescita del +123% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019. I milioni di raccolta sono raddoppiati, passando a 16,1. Grandi risultati anche per il poker cash (+88,7% ed una spesa di 10 milioni) ed il poker a torneo.

I casinò online hanno spiccato il volo con una spesa di 94 milioni di euro, ed una crescita del +29,5%. La maggior parte degli operatori, come StarVegas e StarCasinò, due colossi sul territorio italiano, hanno raddoppiato le loro visite. E gli eSports sono andati a sostituire il settore più in crisi di tutti, quello delle scommesse sportive.

Basterà per rendere questa una migrazione totale e definitiva? Difficile da dire, soprattutto quando, presto o tardi, si ristabiliranno una serie di normalità. E quindi parte delle abitudini si ripristineranno e il gioco fisico sicuramente riavrà la sua parte di risalto.

Gioco online, il fatturato fermo e lo spettro dell’illegale

Comprensibilmente molti si aspettavano un aumento del fatturato per il gioco online. Ma secondo le stime dell’associazione LoGiCo, nelle parole del suo presidente Moreno Marasco, il lockdown non ha prodotto significativi aumenti di introito. Attesi, a fronte di un flusso mai registrato prima.

Per gli addetti ai lavori significa una sola cosa: mentre si muove il gioco online, si muove anche il settore illegale. Che, va detto, conta un giro d’affari notevole sul territorio italiano e mondiale, alla mercé delle mafie che ne hanno fatto nuovo terreno privilegiato per riciclaggio e loschi affari. Ci sarà da fare i conti anche con questo, ed altri problemi, per risollevare le sorti di una filiera che già prima aveva le sue criticità e che oggi deve fare i conti con un ulteriore, e forse ben più grande, problema.

Gennaro Donnarumma