Italia fanalino di coda sulla produttività del lavoro

Il nostro Paese è sempre stato, storicamente tra i primi posti almeno in Europa rispetto alla produttività sul lavoro; se non si era al primo posto, certamente stavamo sul podio. Anni fa, purtroppo. Nel periodo tra il 1996 e il 2015 l’Italia ha perso terreno rispetto a tutti gli altri Paesi Europei fino ad arrivare ad essere ultima nel vecchio Continente. Se si va ad analizzare invece del complesso del periodo, singoli gruppi di anni, si nota che il calo della produttività è stato particolarmente severo tra il 2003 e il 2009 perdendo in media lo 0,9% all’anno mentre tra il 2009 e il 2013 ha segnato un positivo di 0,8% medio. Secondo l’Istat nel 2014 la produttività è salita dello 0,7%, nel 2015 dello 0,4%.

Tutto questo mentre gli altri Paesi hanno ingranato una marcia superiore andando a segnare risultati decisamente sopra l’1% anche di parecchi decimali. E’ difficile immaginare e capire perché in Italia non si riesca ad ottenere risultati simili agli altri Paesi che vivono comunque le medesime situazioni internazionali, le stesse difficoltà ma ottengono altro.

Probabilmente il problema è politico: forse non abbiamo persone con la capacità di altri in altri Paesi che si mettono al timone della Nazione.